Digital twin, digital shadow e digital model: spieghiamo le differenze.





Qual è la tecnologia digitale giusta per lo smart manufacturing?

Nell’era dell’Industria 4.0 e della trasformazione digitale, termini come digital twin, digital shadow e digital model vengono spesso confusi. Tuttavia, queste tecnologie sono molto diverse tra loro e hanno ruoli distinti nell’automazione industriale e nella simulazione manifatturiera.

Capire queste differenze è fondamentale per le aziende che vogliono ottimizzare i processi, ridurre i tempi di fermo macchina e implementare soluzioni di smart factory.

Con strumenti avanzati come Visual Components, e con il supporto di Flexcon, le aziende possono adottare queste tecnologie in modo pratico e scalabile, partendo dalla simulazione 3D.

Esaminiamo ora le differenze principali e scopriamo perché la simulazione è il primo passo per integrare un digital twin.

Cos’è un digital model?


📌 Definizione: Un digital model è una rappresentazione 3D di un prodotto, di un impianto o di un layout produttivo. Può essere statico o animato, ma non è connesso ai dati reali della produzione.

Quando si usa un digital model?

  • Progettazione concettuale di nuovi prodotti
  • Pianificazione del layout di fabbrica
  • Simulazione base dei processi produttivi

Esempio: Un’azienda automobilistica crea un modello 3D di una linea di assemblaggio per testare il movimento dei robot. Tuttavia, il modello è isolato e non riflette le condizioni reali della produzione.



Comparison of digital model, digital shadow, and digital twin in manufacturing. Key differences in data flow, real-time updates, and process control.
Un’immagine dal sito Visual Components, dove appare chiaro come il digital model sia solo una rappresentazione statica senza connessione ai dati reali


Cos’è un digital shadow?

📌 Definizione: Un digital shadow (ombra digitale) è un modello virtuale che riceve automaticamente dati in tempo reale dal suo equivalente fisico. Tuttavia, questa connessione è a senso unico: monitora il sistema, ma non può controllarlo o ottimizzarlo.

Quando si usa un digital shadow?

  • Monitoraggio delle prestazioni delle macchine
  • Raccolta dati per l’analisi della produzione
  • Manutenzione predittiva basata su dati reali

Esempio: Un’azienda logistica potrebbe utilizzare il digital shadow per tracciare la velocità dei nastri trasportatori e identificare inefficienze. Tuttavia, gli operatori dovranno intervenire manualmente per apportare modifiche.


Cos’è un digital twin?

📌 Definizione: Un digital twin è una replica digitale in tempo reale di un sistema fisico che scambia dati bidirezionali con esso. A differenza del digital shadow, non solo riceve dati, ma può anche ottimizzare il sistema fisico attraverso simulazioni avanzate, analisi predittive e automazione.

Quando si usa il digital twin?

  • Virtual commissioning per testare automazioni prima e dopo l’implementazione
  • Ottimizzazione dei processi produttivi in tempo reale
  • Manutenzione predittiva avanzata con intelligenza artificiale
  • Formazione degli operatori in ambienti virtuali simulati

Esempio: Un’azienda farmaceutica può utilizzare un digital twin della sua linea produttiva per adattare automaticamente la velocità delle macchine in base alla domanda, riducendo i tempi di fermo e migliorando l’efficienza.




Un’immagine dalla Visual Components, dove appare chiaro come il digital twin permetta una completa ottimizzazione e automazione dei processi produttivi.


Digital twin vs digital shadow vs digital model: il confronto


CaratteristicaDigital modelDigital shadowDigital twin
Connessione dati❌ Nessuna✅ Unidirezionale✅ Bidirezionale
Aggiornamenti in tempo reale❌ No✅ Sì✅ Sì
Può influenzare il sistema fisico?❌ No❌ No✅ Sì
Casi d’usoProgettazione concettualeMonitoraggio e analisiOttimizzazione e automazione


Prima un’azienda implementa i digital twin, minori saranno i costi delle modifiche ai processi di produzione.

Digital twin: da dove iniziare? Il primo passo è la simulazione.

Adottare un digital twin in azienda richiede una strategia graduale. Con Visual Components, hai a disposizione uno strumento potente per la simulazione e l’ottimizzazione dei processi produttivi, mentre Flexcon ti guida in ogni fase dell’integrazione, assicurandoti un approccio sicuro e scalabile.

Ecco i primi step per un’implementazione efficace:

  • 1️⃣ Parti dalla simulazione 3D → Testa layout, processi e logiche di automazione senza rischi reali.
  • 2️⃣ Implementa il virtual commissioning → Verifica e ottimizza i sistemi prima della loro attivazione fisica.
  • 3️⃣ Integra i dati reali → Collegando sensori e IoT, trasformi un digital shadow in un digital twin attivo.
  • 4️⃣ Ottimizza con l’AI → Usa analisi predittive per ridurre downtime e migliorare l’efficienza.

Questo approccio ti permette di simulare e ottimizzare il layout produttivo prima dell’implementazione, testare i processi automatizzati con il virtual commissioning, ridurre inefficienze e downtime grazie alla simulazione 3D, o formare gli operatori in un ambiente virtuale sicuro, senza interferire con la produzione reale.


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